Johan Ingels

L'allevamento delle Tangare

Attualmente le Tangare non vengono importate, e a differenza di qualche tempo fa, è difficile reperirle, nelle collezioni degli amatori di specie esotiche; da parte mia posso dire che allevo questi interessanti e variopinti frugivori-insettivori da parecchi anni.

Dapprima tenevo i miei esemplari in gabbia, ma poi ho preferito alloggiarli in un aviario in giardino, composto di due parti: una serra di m 6x3x2,50 addossata a una parete dell'autorimessa, ed una voliera esterna di m 6x6x3 anch'essa abbondantemente fornita di vegetazione interna.




Durante i mesi invernali le Tangare vivono in permanenza nella serra, dove la temperatura viene mantenuta costantemente intorno ai 10°-12° C. tramite un sistema di riscaldamento elettrico; in essa ho sistemato diverse specie di piante tropicali assaii robuste e di facile crescita (Cissus, Aralia, Ficus e Fatshedera).



In generale non vengono troppo danneggiate dagli uccelli; qualche danno di una certa consistenza viene apportato loro soltanto in inverno, allorquando il gruppetto di alati è costretto a rimanere dentro la serra.

Ho constatato che le Tangare amano trastullarsi con i verdi germogli e le altre parti più tenere delle piante; non sono invece riuscito ancora a stabilire se se ne servano anche come alimento

In generale non vengono troppo danneggiate dagli uccelli; qualche danno di una certa consistenza viene apportato loro soltanto in inverno, allorquando il gruppetto di alati è costretto a rimanere dentro la serra.

Ho constatato che le Tangare amano trastullarsi con i verdi germogli e le altre parti più tenere delle piante; non sono invece riuscito ancora a stabilire se se ne servano anche come alimento


Da maggio a ottobre gli uccelli hanno libero accesso alla voliera esterna, ma sia all'inizio sia alla fine di tale periodo, li costringo alla sera a rientrare nella serra poiché la temperatura notturna è troppo fresca. In piena estate, invece, li lascio liberi di restare a dormire all'aperto, sui rami deii folti cespugli che ho piantato nella voliera: sambuchi, ligustri, ginestre, eriche, ginepri, tassi, rosai, betulle, ecc.

Alle volte permetto alle Tangare di volaree nella voliera esterna anche in inverno, ma soltanto nelle giornate di sole e limitatamente alle ore più calde, cioè quelle intorno a mezzogiorno. Questi alati infatti mal sopportano le basse temperature: già a 7° 8° C. mostrano di non trovarsi a proprio agio, perdendo la naturale vivacità e standosene appallottolati e sonnolenti per la maggior parte della giornata. Non risentono invece di temperature anche superiori ai 30° C.


Per quanto concerne l'alimentazione, si può dire che essa di suddivide in cinque categorie: frutta, insetti, cibo liquido, cibo «artificiale» e alimenti complementari.
La dieta frugivora consiste in mele, pere, supplementi saltuari di banane e arance, e quando disponibile frutta fresca di stagione (uva, pesche, ciliege).
Le Tangare mostrano una spiccata predilezione per gli acini d'uva schiacciati e per i rami carichi di ciliege che sul finire della primavera appendo nella voliera. In autunno-inverno fornisco pure bacche di sorbo e di sambuco. Le prede vive, che somministro alternativamente a seconda delle stagioni sono: tarme della farina (meglio se non molto grandi), larve di mosca carnaria, aracnidi, miriapodi e piccole cavallette

Il cibo liquido è un supplemento assai importante. Lo preparo sciogliendo in una tazza d'acqua tiepida due cucchiaini di miele o di nettare(quello per i Lori).
Di tanto in tanto alla soluzione, che viene fornita agli uccelli in beverini a sifone di plastica, aggiungo altri alimenti ed anche eventuali medicine necessarie: integratori minerali idrosolubili, complessi vitaminici, antibio
tici, latte in polvere e alimenti per neonati.

Il cibo liquido però non deve essere lasciato nella voliera più di dodici ore perché, soprattutto d'estate, si altera facilmente e di conseguenza può essere causa di pericolosi disturbi intestinali. A intervalli va-fornito il cibo «artificiale», che è composto di pane bagnato ben strizzato, patate bollite finemente schiacciate, riso cotto e formaggio di latte magro; il tutto viene dolcificato con glucosio o miele e. all'occorrenza, inumidito con acqua o latte.
Suppplementi indispensabili sono infine le verdure, il grit, i sali minerali, il cibo universale e le uova di formica fresche o essiccate.
In merito al cibo universale, dapprima avevo l'abitudine di mescolare insieme i vari tipi di pastoni reperibili in commercio e di dolcificare il tutto con glucosio nelle proporzioni di 20 a 1, adesso invece li somministro separati, ognuno in un contenitore: in tal modo gli uccelli dispongono di vari preparati differenti e possono scegliere a seconda dei propri gusti, anche perché ho cura di riempire le mangiatoie a mano a mano che vengono vuotate

Così allevate le Tangare si mantengono in buone condizioni di salute e si trovano a proprio agio in cattività, tant'è che ben cinque mie coppie differenti hanno manifestato il desiderio di riprodursi: i risultati purtroppo non sono stati tutti positivi, tuttavia mi hanno consentito di compiere interessanti osservazioni circa il comportamento riproduttivo di questi stupendi alati.

Johan Ingels